Ottobre 2008 / Castelfranco Emilia
Non si legge un tubo! si aggiudica una menzione speciale e una critica del Prof. Giorgio Celli
“…Il tubo polisemantico di Antonietta Casini, si rifà all’ars combinatoria, non riferita, però, a strutture permutabili, ma a delle frasi che, scritte su fogli mobili, possono formare a volontà delle proposizioni, degli aforismi, continuamente differenti. Un giocattolo che ricorda certe esercitazioni di Queneau. Per un bambino giocare significa non solamente dilettarsi, ma, come succede per gli animali, allenarsi ai compiti della vita da adulto.
Come il gattino che insegue nella pallina il suo topo futuro, così il bambino, attraverso il giocattolo, mette in attività l’immaginazione, inventa soluzioni a nuovi problemi, trasformando le cose in metafore e in simboli. Il giocattolo è il totem che presiede all’iniziazione del bambino al diventare grande.”
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